Protesilaus, Graeciae vir, pulchram Laodamiam, Acasti filiam, in matrimonium ducit, sed postea amatam puellam relinquit ...

Protesialo, uomo della Grecia, prende in matrimonio la bella Laodamia, figlia di Acasto, ma successivamente abbandona la fanciulla amata: infatti i Greci preparavano la guerra contro i Troiani, e Protesialo navigava dalla Grecia alla volta dell'Asia insieme alle truppe Greche.

Il mare era tempestoso: la Borea, vento violento, strappava le vele. Laodamia, sulla spiaggia della Grecia, sedeva su uno scoglio, e guardava il marito, ma Protesilao navigava a vele spiegate lontano dall'amata fanciulla, e Laodamia non vedeva il marito. La triste fanciulla piangeva: infatti guardava il mare e le vele. Richiamava Protesilao, ma invano.

Laodamia era fortemente preoccupata riguardo alla vita di Protesilao, e temeva le parole dell'oracolo: Il Greco che per primo giunge presso le coste di Troia, viene ucciso dai Troiani. Laodamia pregava gli dèi e le dèe, e spesso compiva riti sacri in favore degli dèi e delle dèe. Ma considerava la guerra e i pericoli per la vita, ed era triste. Intanto Protesilao giunge presso le coste dell'Asia e viene ucciso dai Troiani.

Ma gli dèi e le dèe vengono mossi da grande compassione, e Mercurio, figlio di Maia, messaggero degli dèi e delle dèe, riporta in vita Protesilao per tre ore. Protesilao vede di nuovo l'amata Laodamia, ma poi l'uomo, controvoglia, ritorna negli Inferi. Per questa ragione Laodamia disdegna la vita e accompagna il marito negli Inferi.

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