Romanum imperium a Romulo exordium habet, qui urbem exiguam in Palatino monte constituit ...

L'impero romano ha origine da Romolo, che fondò una piccola città sul monte Palatino. Accolse nella cittadinanza una moltitudine di confinanti.

Il sovrano e la sua gente non avevano spose: pertanto, invitò ad uno spettacolo di giochi i popoli vicini alla città di Roma, e rapì le loro ragazze. A causa dell'oltraggio delle donne rapite, esplose una guerra: (Romolo) vinse gli abitanti di Cenina, gli abitanti di Antemna, i Crustumini, i Sabini, i Fidenati, i Veientani. Successivamente, fu nominato re Numa Pompilio, il quale istituì leggi e consuetudini per i Romani.

Succedette a Numa Tullo Ostilio, che vinse gli Albani, i Veientani e i Fidenati, e ingrandì la città. Còlto da un fulmine, bruciò insieme alla propria casa. Anco Marzio, nipote da parte della figlia di Numa, ottenne il potere. Lottò contro i Latini, annetté alla città il monte Aventino e il Gianicolo. Poi prese la reggenza Tarquinio Prisco: duplicò il numero dei senatori, realizzò mura e fognature, iniziò ad edificare il Campidoglio.

Dopo Tarquinio Prisco, assunse il governo Servio Tullio, che assoggettò i Sabini ed annetté alla città il Quirinale, il Viminale, l'Esquilino. L. Tarquinio il Superbo sconfisse i Volsci, soggiogò la città di Gabi e Suessa Pomezia, concluse la pace con gli Etruschi ed eresse sul Campidoglio il tempio di Giove.

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