Schoeneus, Beotiae dominus, Atalantam, formosam innuptamque filiam, habebat ...
Scheno, signore della Beozia, aveva una figlia, Atalanta, bella e non sposata. La fanciulla, grazie alla sua abilità, superava i fanciulli nella corsa.
Atalanta non desiderava alcun uomo, ma veniva richiesta in matrimonio da molti uomini. Così l'astuto Scheno stabilisce una gara: un corteggiatore gareggia con la fanciulla in una gara di corsa. Ma il corteggiatore correva disarmato, Atalanta invece incalzava con un'arma il corteggiatore, superava il corteggiatore, e lo uccideva.
Così Atalanta vince molti uomini e li uccide, ma viene sconfitta da Ippomene, figlio di Megareo. L'uomo infatti riceve da una bella dea delle mele d'oro: durante la gara di corsa lancia le mele d'oro e rallenta la fanciulla. La fanciulla infatti raccoglie l'oro e ritarda, e consegna all'astuto uomo la vittoria.
Scheno dà volentieri sua figlia in matrimonio all'uomo per il suo impegno. Ma l'uomo irriconoscente, porta in patria la sua sposa e non rende grazie alle dèe. A causa dell'offesa, la bella dèa si adira: così trasforma l'uomo irriconoscente e la fanciulla sventurata in un leone e una leonessa.