Tiberio principe perlustrata armis tota Germania est victae gentes paene nominibus incognitae ...
Mentre era imperatore Tiberio, l'intera Germania venne attraversata con le truppe, e vennero sconfitte popolazioni dai nomi pressoché sconosciuti.
Non posso impedire a me stesso di mescolare, alla enorme grandezza delle imprese, questo episodio. Dopo che avevamo occupato con l'accampamento la riva occidentale del fiume Albi, mentre la riva orientale risplendeva della gioventù armata dei nemici, uno tra i barbari, piuttosto vecchio di età, ragguardevole di corporatura, eminente per posizione sociale, montò su uno scafo scavato da un tronco di legno, e, governando da solo questo genere di imbarcazione, avanzò fino al centro del fiume, quindi chiese che gli venisse permesso di sbarcare senza pericolo su quella riva che noi occupavamo con le truppe, e di vedere l'Imperatore.
A colui che chiedeva venne concesso il permesso. A quel punto, una volta attraccata la zattera, e dopo aver a lungo osservato l'Imperatore in silenzio, disse: Senz'altro delira la nostra gioventù, la quale, sebbene veneri la vostra divinità quando non ci siete, ora che siete presenti teme le vostre armi, invece di rispettare la devozione.
Ma io, per tua concessione, e grazie al tuo permesso, o Imperatore, io oggi ho visto quegli dèi che precedentemente sentivo, e non ho mai desiderato, né sperimentato, alcun giorno più felice della mia vita. Dopo che ebbe ottenuto di toccare la mano (di Tiberio), ritornato nella piccola imbarcazione, guardando indietro l'Imperatore senza mai smettere, approdò alla riva dei suoi.