I romani combattono eroicamente - Tantucci laboratorio versione latino
I romani comabattono eroicamente versione latino Cesare traduzione libro Tantucci laboratorio 2 Pagina 128 Numero 2
Caesar cum septimam legionem, quae iuxta constiterat, item urgeri ab hoste vidisset, tribunos militum monuit ut paulatim se legiones coniungerent et conversa signa in hostes inferrent....
Cesare, quando si fu accorto che anche la settima legione, che combatteva vicino, era incalzata dal nemico, ordinò ai tribuni dei soldati che a poco a poco le legioni si congiungessero e, fatta una conversione, attaccassero i nemici.
Fatto ciò, poiché ognuno portava aiuto all'altro e non aveva timore di essere accerchiati alle spalle dal nemico, iniziarono a resistere più audacemente e a combattere con più forza. Nel frattempo i soldati delle due legioni che si provavano nella retroguardia di presidio agli equipaggiamenti, essendo stata annunziato (che vi era) battaglia, con veloce corsa si facevano notare dai nemici in cima al colle, e Labieno, impadronitosi degli accampamenti dei nemici, e avendo visto da quella posizione più alta le cose che accadevano nei nostri accampamenti, mandò in aiuto ai nostri la decima legione. Dall'arrivo di questi fu provocato un tale cambiamento della situazione che i nostri, anche quelli che erano caduti attinti dai colpi, appoggiatisi sugli scudi, ripresero il combattimento, gli addetti alle salmerie, visti i nemici terrorizzati, correvano in aiuto ai soldati, anche se disarmati, i cavalieri, poi, per cancellare con il valore il disonore della fuga, precedevano i soldati legionari in qualunque luogo per il desiderio di combattere.