La bella vita di Verre in Sicilia - latino laboratorio versione Cicerone
La bella vita di Verre in Sicilia versione latino Cicerone versione latino e traduzione libro latino laboratorio
Temporibus hibernis ad magnitudinem frigoris et tempestatum vim ac fluminum ...
Al sopraggiungere dell'inverno per l'intensità del freddo e per la violenza delle tempeste e dei fiumi, aveva preparato per sè questo rimedio brillante.
Aveva scelto la città di Siracusa della quale si dice che la posizione e la natura del luogo e del clima furono tali che nessun giorno ci fu di tempesta tanto grande e violenta che gli uomini non abbiamo visto il sole di quel giorno. Invece quando la primavera aveva iniziato ad essere (era iniziata)
-il cui inizio egli non riconosceva dal Favanio ma ogni volta che aveva visto sbocciare una rosa allora riteneva che la primavera cominciasse- allora si consacrava alla fatica e ai viaggi; e in quei viaggi si dimostrava tollerante a tal punto che mai nessuno lo vide seduto a cavallo. Infatti, come era costume dei re della Bitinia, veniva portato su una lettiga, sulla quale c'era un cuscino trasparente di Malta imbottito di rose, aveva una ghirlanda di fiori sul capo e un'altra al collo.
Completato il viaggio, non appena era giunto in qualche altra cittàveniva portato con la medesima lettiga fino alla stanza da letto.