Pitagora - Latina Bis
Vir, Samo natus, cui nomen erat Pitagora, haec praedicabat: «Corpora cibis nefandis contaminare vitate: animalium caro enim humano corpori insana est quia hunc cibum caede et sanguine comparamus....
Un uomo, il cui nome era Pitagora, predicava queste cose: "Evitate di contaminare i corpi con cibi nefandi: infatti la carne degli animali è insana per il corpo umano poiché ci procuriamo questo cibo con l'uccisione e con il sangue.
La natura offre messi, erbe, frutti, miele. Le bestie allontanano la fame con la carne e il sangue; tuttavia non tutti, poiché il cavallo, le pecore e le mandrie vivono di erba. Ma le tigri e gli iracondi leoni traggono piacere dalla carne e dal sangue.
Quando noi uccidiamo gli animali, siamo simili alle bestie. In quella bella età, che chiamiamo età aurea, gli uomini mangiavano frutti e vegetali e non erano cacciatori. Perciò gli animali erano tranquilli poiché gli uomini non li uccidevano:
l'uccello muoveva le ali per aria senza paura, il lupo impavido vagava per i campi e il pesce non mangiava l'esca. Non c'erano insidie e c'era grandissima concordia tra uomini e animali".