Il perfetto Oratore - Cicerone versione latino
Il perfetto oratore Cicerone
Versione dal libro La versione latina nel biennio pagina 280 numero 325
Sentio neminem esse in oratorum numero habendum, qui non sit omnibus eis artibus, quae sunt libero dignae, perpolitus; quibus ipsis si in...
così io penso che non sia da inserire nel numero degli oratori nessuno, che non sia perfettamente preparato in tutte le sue arti, che sono degne di un uomo libero;
se non facciamo uso di queste stesse nel parlare, tuttavia è chiaro ed appare evidente che o siamo inesperti di queste o impariamo: come quelli che giocano con la palla non usano nello stesso gioco la tecnica tipica della palestra, ma lo stesso movimento rivela che o imparano in palestra o lo ignorano, e quelli che fingono qualcosa, anche se allora non si servono di nessuna pittura, è chiaro tuttavia che o sanno dipingere o non lo sanno;
così proprio in queste orazioni che si tengono in occasione dei processi, assemblee pubbliche, riunioni del senato, anche se non si applicano specificamente le arti degli altri tuttavia facilmente si evince che o colui che parla sia scosso in questo modo dalle opere declamatorie o si avvicina nel parlare, fornito di tutte le arti ingenue.