Il tempio di Cerere a Enna - Cicerone versione versione latina nel biennio
Il tempio di Cerere a Enna
versione latino Cicerone
libro nuovo la versione latina nel biennio
Sacerdotes populi Romani, cum esset in urbe nostra Cereris pulcherrimum et magnificentissimus templum, tamen usque Hennam profecti sunt....
Allora i sacerdoti del popolo romano benchè ci fosse nella nostra città un bellissimo e grandissimo tempio, tuttavia partiorono verso Enna. Era tanto il prestigio e la vecchiezza di quella religione, che mentre andavano li sembrava che partissero non per il tempo di Cerere ma per Cerere stessa.
Dico questo: apprendete che questa Cerere stessa, la più antica e religiosa e la principale di tutte le divinità, quella a che tutti i popoli e tutte le nazioni offrirono i loro primi omaggi, è stata tolta del suo tempio e della sua residenza da parte di Verre.
Quelli di voi che sono entrati ad Enna, hanno visto una statua di Cerere in marmo, e, in un altro tempio, una statua di Proserpina. Sono tutte e due molto belle e molto grandi, ma più moderne. ve ne era un'altra in bronzo, di una dimensione media di una bellezza perfetta, che porta torce, molto vecchia la più vecchia anche di tutte quelle che sono in questo tempio è quella che Verre ha tolto; dinanzi al tempio, in un luogo scoperto e spazioso, sono due statue, una di Cerere, l'altro di Triptolèmo, molto belle e molto grandi.
La loro bellezza li ha messi nel pericolo, ma la loro dimensione li ha salvati: lo spostamento sembrava offrire troppe difficoltà. Nella mano diritta di Cérere era una figura molto graziosa della vittoria. Verre la fece strappare della statua, e la trasportò nel suo palazzo.