L'arte oratoria di Pericle
Diu Pericles Athenienses egit et versavit arbitrio suo; cumque adversus voluntatem populi loqueretur, iucunda nihilominus...nisi quod ille armatus tyrannidem gessit, hic vero sine armis Athenienses in potestatem suam redegit.
Pericle governò a lungo e guidò gli Ateniesi secondo la sua volontà; e pur parlando contro la volontà del popolo, tuttavia la sua voce era piacevole e popolare.
E quindi i poeti maldicenti della commedia antica, benché desiderassero colpire l'autorità dell'uomo, ammettevano tuttavia che sulle labbra dell'uomo c'era una piacevolezza più dolce del miele e dichiaravano che negli animi di coloro che lo avevano udito venivano lasciati come, per così dire, degli aculei.
Si racconta che un tale ateniese, dopo aver partecipato molto anziano alla prima assemblea di Pericle ragazzo, poichè aveva anche egli stesso da giovane udito Pisistrato assai anziano ancora mentre effettuava discorsi, non si trattenne dall'esclamare che sarebbe opportuno avere timore di quel cittadino, poiché la sua oratoria era assai simile a quella di Pisistrato.
E di certo poiché potrei dire non in modo sbagliato, che lui avvisava di questi pericoli i suoi concittadini. Perché infatti che differenza c'è stata tra Pisistrato e Pericle, se non che quello esercitò la tirannide in armi, questo invece ridusse in suo potere gli Ateniesi disarmato.