Il pianto di Achille - Lectio viva

Pro plurimis gravissimisque proeliis et laboribus Achilles ancillam venustissimam obtinuerat, Briseidem nomine. ...et suavissimis verbis filii dolorem lenivit, promittens satisfactionem de Agamemnonis iniuria atque poenas pro Patrocli caede.

TESTO LATINO COMPLETO

In ricompensa per le tantissime e asprissime battaglie e fatiche Achille si era procacciato un'ancella assai avvenente di nome Briseide.

Il ragazzo amava la fanciulla con forte trasporto, ma Agamennone, re più forte che prudente, rapì segretamente Briseide ad Achille a favore  di Criseide, restituita al padre Crise. L'eroe, quindi spinto fortemente dal dolore e dalla collera, si astenne dalla battaglia con i suoi soldati. Ma in tale modo l'esito della guerra mutò: infatti, senza l'aiuto di Achille i Greci diventavano più deboli in battaglia.

Allora Patroclo, il più caro fra gli amici, con il consenso di Achille indossò le armi dell'eroe e condusse in battaglia i Mirmidoni. Ma Ettore, il più forte dei Troiani, era alquanto più forte di Patroclo e sbaragliò il nemico in un violentissimo duello. Allora Achille, afflitto da un fortissimo dolore, vagò a lungo accanto alle altissime rive del mare emettendo forti lamenti e invocando la madre divina.

Teti emerse dalle azzurre onde e mitigò il dolore del figlio con dolcissime parole, promettendo una soddisfazione riguardo all'offesa di Agamennone e la vendetta per l' uccisione di Patroclo.

Qui trovi la versione il Pianto di Achille
del libro Donum (diversa)

Copyright © 2007-2024 SkuolaSprint.it di Anna Maria Di Leo P.I.11973461004 | Tutti i diritti riservati - Vietata ogni riproduzione, anche parziale
web-site powered by many open source software and original software by Jan Janikowski 2010-2024 ©.
All trademarks, components, sourcecode and copyrights are owned by their respective owners.

release check: 2024-10-12 12:59:03 - flow version _RPTC_G1.3