Un generale sotto inchiesta - LECTIO BREVIOR versione latino Livio
Un generale sotto inchiesta
versione latino Livio traduzione libro Lectio Brevio
Quintus Metellus, sententiam rogatus, respondit sibi placere Marcum praetorem, cui Sicilia provincia sorte evenisset, in provinciam proficisci et consules ex senatu decem legatos, quos illis videretur, legere, qui cum praetore et duobus tribunis militum mitterentur ad investigandum id quod Scipio fecisset.
Dicebat, si ea, de quibus Locrenses quererentur, iussu aut voluntate Scipionis facta esse reperirentur, eum Romam revocandum esse. Si forte iam in Africam traiecisset, suadebat (consigliava)
ut tribuni plebis cum duobus legatis, quos maxime idoneos censuissent, in Africam proficiscerentur ut Scipionem inde reducêrent, et legati interim exercitui praeessent donec novus imperator ad exercitum venisset.
Sin (Se invece) legati comperissent Scipionem innocentem esse, censebat ut ad exercitum maneret bellumque, ut proposuisset (secondo il suo piano strategico), gereret.
Q. Metello, richiesto del parere, rispose che gli sembrava opportuno che il pretore Marco, cui era toccata in sorte la provincia della Sicilia, partisse per la provincia e i consoli fra i senatori scegliessero dieci legati, quelli che a loro pareva, perché con il pretore e i due tribuni militari fossero inviati ad investigare su quanto Scipione aveva fatto. Diceva che, qualora si scoprisse che quelle cose, di cui si lamentavano i Locresi, erano state fatte per comando o volontà di Scipione, doveva essere richiamato a Roma.
Se per caso già fosse passato in Africa, consigliava che i tribuni della plebe con 2 legati, quelli che avessero giudicati più idonei, partissero per l'Africa per ricondure indietro da lì Scipione e i legati nel frattempo fossero a capo dell'esercito finché non fosse arrivato dall'esercito il nuovo comandante.
Se invece i legati avessero constatato l'innocenza di Scipione stabiliva che restasse presso l'esercito e gestisse la guerra, secondo il piano propostosi