Il pomo della discordia (Versione latino Igino)

Il pomo della discordia
versione di latino di Igino
TESTO E TRADUZIONE DAL LIBRO LIBENTER

Iuppiter, cum Thetis Peleo nuberet, ad epulas dicitur omnes deos concocavisse, excepta Eride, id est Discordia....

testo ORIGINALE DA IGINO

Iuppiter, cum Thetis Peleo nuberet, ad epulum dicitur omnes deos convocavisse, excepta Eride, quase dea discordiae est....

Il pomo della discordia
versione di latino di Igino
TESTO E TRADUZIONE DAL LIBRO LIBENTER

Si dice che Giove, quando Tetide sposò Peleo, abbia invitato al banchetto tutti gli Dèi tranne Eris, cioè la Discordia;

costei, quando poi arrivò e non gli fu permesso di partecipare al banchetto, gettò una mela, in mezzo alla tavola (mensa) e disse che era l'avrebbe dovuta prendere (la prendesse), quella che tra le dee era la più bella. Giunone, Venere e Minerva subito pretesero la mela e cominciarono a contendere (contenderla) tra loro, E quindi essendo nata una grande discordia fra le dee, (Giove) ordinò a mercurio di condurre le dee sul mondo Ida da Alessandro Paride, che fu nominato giudice da Giove.

A lui Giunone promise così: Se io ti sembrerò la più bella, tu, in ogni terra regnerai e diventerai il più potente. " Minerva invece così: "se io risulterò vincitrice, sarai reputato il più forte e il più sapiente tra i mortali" Venere promise di dargli in sposa Elena la più bella fra tutte le donne.

Paride preferì questo dono e e Venere fu giudicata la più bella. A causa di questa ingiura, Giunone e Minerva furono sempre ostili ai troiani

testo ORIGINALE DA IGINO
TRADUZIONE

Si dice che Giove, quando Tetide sposò Peleo, abbia invitato al banchetto tutti gli Dèi tranne Eris, cioè la Discordia; costei, quando poi giunse e non venne fatta entrare, gettò dalla porta una mela, dicendo che era destinata alla più bella.

Giunone, Venere e Minerva subito la pretesero ognuna per se e cominciarono a contendere tra loro, per cui Giove ordinò a Mercurio di portarle sul monte Ida, da Paride Alessandro, e di far giudicare a lui. Giunone gli promise, se avesse deciso in suo favore, che avrebbe regnato sul mondo intero e sarebbe stato il più ricco di tutti;

Minerva gli promise, se fosse uscita vittoriosa, di farlo diventare il più valoroso tra i mortali, oltre che abile in ogni arte; Venere, invece, promise di dargli in moglie Elena, figlia di Tindaro, la più bella fra tutte le donne. Paride preferì quest’ultimo dono ai precedenti e dichiarò che Venere era la più bella; per questo motivo Giunone e Minerva divennero nemiche dei Troiani.

Alessandro, istigato da Venere, rapì Elena a Menelao, di cui era ospite: la portò da Sparta a Troia - assieme a Etra e Tisadie, prigioniere, ma un tempo regine, che le erano state assegnate come ancelle da Castore e Polluce - e la sposò.

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