Amicus Philippae Christianus

Aemilia in cubiculo suo sedet, dum Philippa ancilla capillòs dominae exornat...."se auxilium laturam esse Proculo, qui in tanto periculo versatur.".

Emilia sta seduta nella sua stanza da letto, mentre l'ancella Filippa adorna i capelli della padrona.

La signora tiene lo specchio dinanzi a sè e si specchia; percepisce il silenzio dell'ancella e attraverso lo specchio la vede che piange. Commossa dalle lacrime dell'ancella dice "cosa c'è, Filippa perché piangi?" "Signora" dice l'ancella "sarò lasciata in breve tempo sola da un uomo di nome Proculo, che amo prima di tutti (più di tutti).

mi sembro di essere la più infelice fra tutte le donne Cosa farò? Come vivrò senza di lui? Emilia "Se vuole abbandonarti, non è un uomo onesto. quanto spesso gli uomini promettono montagne d'oro alle donne, tanto in verità, dimenticandosi delle loro promesse le lasciano come vane (come sole promesse), non rattristarti per l'amore di un tale uomo disonesto, che mi sembra essere indegno di te"...

L'amico cristiano di Filippa

TESTO LATINO COMPLETO

Filippa esclama "Anzi il mio Proculo è onestissimo mi abbandonerà non per colpa sua. Il suo padrone domani ordinerà che sia condotto a morte." Emilia: "Cosa dici, Delia?

Cosa ha fatto quest'uomo? ha ucciso un uomo? ed infatti nessun padrone punisce così il proprio servo senza una ragione anche se tu lo difendi, perché lo ami, tuttavia dubito se questo tuo amico sia onesto." Filippa non riesce a parlare per il dolore e continua a versare lacrime. Emilia che è una buona padrona, si sforza di consolarla con le sue parole. Alla fine Filippa dice "Signora ti dirò qualcosa che è necessario nascondere a tutti gli altri, affinché neanch'io venga mandata in carcere.

Il mio amico è tenuto ormai da due mesi chiuso in carcere, e domani sarà dato da divorare (per essere divorato) alle fiere crudelissime, perciò ti confesserò questa cosa: il mio Proculo è cristiano" "Cosa cristiano?" dice Emilia "Era meglio se lui fosse stato un ladro della peggior specie, forse non sai che i cristiani uccidono i bambini e che bevono il loro sangue? Inoltre si dice che siano tanto sciocchi che alcuni di loro adorano un asino come una divinità. Dimentica quest'uomo disonesto, che vive tanto turpemente, mia Filippa. Ma l'ancella disse "perchè dicono tali cose mentono, non hanno mai veramente conosciuto i cristiani.

Credimi, signora, tu sai che io non ti ho mai mentito." Dunque Emilia, che desiderava ascoltare qualcosa in merito alla vita dei cristiani, convince l'ancella a narrarle parecchie cose su tale argomento. Filippa in verità prega la sua signora di prometterle che avrebbe recato aiuto a Proculo, che si trovava in un così grande pericolo. (by Maria D. )

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