Litterae Latinae - Lingva Latina per se illvstrata, cap.XVIII
Discipuli magistro tabula suas dant. Is tabulam cuiusque pueri in manus sumit litterasque eorum aspicit ...
Gli allievi consegnano al maestro le proprie lettere. Questi prende nelle sue mani la lettera di ogni ragazzo ed esamina i loro lavori.
Di che qualità sono i lavori di Sesto? Sono buoni. E quelli di Marco e di Tito? I loro lavori sono brutti e a stento possono essere letti. Il maestro restituisce a ciascun alunno la sua tavoletta, per primo a Sesto, poi a Tito ed infine a Marco e: "Sesto, scrivi in modo elegante e corretto - dice - è facile leggere tali lettere. Ma le vostre lettere, Tito e Marco, non si possono leggere. Scrivete in modo orribile, pigri alunni". Il maestro rimprovera severamente Tito e Marco. Tito: "Sicuramente le lettere di Sesto sono bellissime, ma le mie sono più belle di quelle di Marco". Il maestro: "Ridatemi le lettere, Tito e Marco"! Tito e Marco danno le lettere al maestro il quale le prende in esame contemporaneamente.
Il maestro confronta le lettere di Tito con le lettere di Marco, e: "Le vostre lettere - dice - sono orribili allo stesso modo: tu Tito non scrivi né meglio né peggio di Marco". Tito: "Ma sicuramente scrivo meglio più correttamente di Marco". Il maestro: "E' facile scrivere più correttamente di Marco, nessuno infatti scrive in modo più contorto di di Marco.
Non è il caso di confrontarsi con un alunno pigrissimo e stupidissimo quale Marco. Confrontati con Sesto che scrive in modo chiarissimo e correttissimo". Poi rivolgendosi a Marco: "Tu non solo scrivi in modo orribile, ma anche scorrettissimo, Marco. Non sai scrivere in lingua latina! Ragazzo pigrissimo e svogliatissimo". Ormai Marco è stato rimproverato in modo più severo di Tito.
(By Geppetto)
Altra proposta di traduzione
Gli alunni consegnano al maestro le loro tavolette. Egli prende tra le mani le tavolette di ciascun alunno ed osserva le loro lettere.
Come sono le lettere di Sesto? Sono belle. Come sono le lettere di Marco e Tito? Le loro lettere sono brutte e si possono leggere a stento. Il maestro restituisce la propria tavoletta a ciascun alunno, prima di tutto a Sesto, poi a Tito, infine a Marco e dice: "scrivi splendidamente e correttamente, Sesto, è facile leggere tali lettere. Ma le vostre lettere, Tito e Marco, non si possono leggere! Scrivete malissimo, pigri alunni!" Il maestro riprende severamente Tito e Marco. Tito: "Certamente sono bellissime le lettere di Sesto, ma le mie lettere sono più belle di Marco." Il maestro: "restituitemi le tavolette, Tito e Marco!" Tito e Marco restituiscono le loro tavolette al maestro, che le osserva contemporaneamente.
Il maestro confronta le lettere di Tito con le lettere di Marco, e dice: "le vostre lettere sono brutte allo stesso modo: tu, Tito, non scrivi né meglio né meno bene di Marco." Tito: "Ma sicuramente scrivo in modo più corretto di Marco." Il maestro: "è facile scrivere più correttamente di Marco, nessuno infatti scrive in modo più irregolare di lui! Non occorre paragonarsi con l'alunno più pigro e più stolto!
Confrontati con Sesto, che scrive molto correttamente e molto bene." Poi rivolgendosi a Marco: "tu non solo scrivi malissimo, ma anche in modo incomprensibile, Marco! Non sai scrivere in latino! Sei il fanciullo più pigro e più sciocco!" Marco viene rimproverato addirittura molto più severamente di Tito.
(By Maria)