C. Hostilio Mancino, vaesanae perseverantiae consuli, in Hispaniam provinciam ituro, haec prodigia fiebant ...
A Caio Ostilio Mancino, console dalla folle pertinacia, mentre era sul punto di partire per la provincia di Ispania, accadevano questi prodigi: poiché volle che si compisse un sacrificio a Lavinio, i polli fatti uscire dalla gabbia scapparono in un bosco vicino, e pur ricercati con grandissima attenzione, non poterono essere ritrovati.
E quando salì sulla nave da Porto Ercole, dove era arrivato a piedi, alle sue orecchie giunsero parole di questo genere, senza che nessuno le dicesse: "Oh Mancino, resta!". Spaventato da esse, dopo che, cambiata la rotta, si fu diretto a Genova, e lì fu entrato in un battello, fu visto un serpente di notevole grandezza e presto sparì dalla vista.
Perciò Ostilio eguagliò il numero dei prodigi con il numero dei rovesci: con un battaglia persa, un accordo vergognoso, una disastrosa resa.