Caput autem est in omni procuratione negotii ...
D'altra parte l'aspetto essenziale in ogni amministrazione di un incarico e di un pubblico ufficio è che venga respinto anche il minimo sospetto di avidità.
"Oh se la sorte – disse il Sannita C. Ponzio – mi avesse riservato a quei tempi e fossi nato allora, quando i Romani cominciarono ad accettare doni. Se avessi vissuto allora, non avrei permesso che essi dominassero tanto a lungo". E non dovette aspettare molti secoli: ora infatti questo male è entrato in questo Stato. Panezio loda l'Africano, per il fatto che fu moderato.
Perché non dovrebbero lodarlo? Ma in quello (vi furono) altre (doti) maggiori; la lode della moderazione non è soltanto dell'uomo, ma anche di quei tempi. Paolo s'impadronì di tutto il tesoro dei Macedoni, che fu grandissimo; introdusse nella cassa dello Stato tanto denaro che il bottino di un unico generale pose fine alle tasse. Ma questo non portò niente a casa sua, fuorché l'eterna memoria del nome. L'africano imitò il padre, distrutta Cartagine, non fu affatto più ricco.
Perché? Colui che fu suo collega nella carica di censore, L. Mummio, forse che fu più ricco, dopo che distrusse dalle fondamenta una città ricchissima? Preferì adornare l'Italia piuttosto che la propria dimora. Sebbene l'Italia fu adornata, la stessa dimora mi sembra più adorna.