Il filosofo sarà povero
Non c'è ragione che la povertà ci allontani dalla filosofia, e certamente neppure l'indigenza.
Anche la fame deve essere sopportata da coloro che si avvicinano a questa cosa (la filosofia); certuni tollerarono questa durante gli assedi e quale altro era il premio per quella sopportazione oltre al non cadere nel potere dei vincitori? Quanto maggiore è il premio che ti viene promesso:
una libertà perpetua, la paura di nessun uomo e di nessun dio. Forse che anche colui che muore di fame deve arrivare a ciò? Gli eserciti sopportarono la mancanza di ogni cosa, vissero grazie alle radici delle piante e sopportarono la fame per mezzo di cose ripugnati a dirsi; sopportarono queste cose per un regno e, cosa per cui ti stupirai ulteriormente, un regno altrui: esiterà qualcuno a sopportare la povertà al fine di liberare l'animo dalle passioni?
Non è necessario dunque arricchirsi prima: si può arrivare alla filosofia anche senza provviste per il viaggio.