Il regno di Romolo
I Sabini, le vergini dei quali erano state rapite, inviarono l'esercito contro i Romani, ma l'esercito Romano oppose resistenza.
Romolo e Tazio stavano a capo dei soldati: Romolo all'esercito Romano, Tazio a quello dei Sabini. Con il primo assalto i Sabini misero in fuga le ali dell'esercito dei Romani, ma Romolo sollevò le mani al cielo, fece un voto al tempio di Giove ed insieme ai compagni fece un'assalto contro i Sabini.
Allora le donne rapite si misero tra i due eserciti e alla fine la pace fu restaurata. Romolo accolse nella sua città i Sabini e per molti anni regnò insieme a Tazio, re dei Sabini. Il re dei Romani elesse cento tra i più vecchi e li chiamò Senato per via dell'età anziana;
un giorno inoltre all'improvviso scoppiò una tempesta con grandi tuoni e Romolo dalla vista di tutti volò via e la sua vista fu negata ai presenti. I Romani dunque venerarono Romolo come un dio e lo chiamarono Quirino.