L'otium non è ansiosa ricerca dei piaceri

Estremamente breve e tormentata è la vita di quelli che si dimenticano del passato, trascurano le cose presenti e temono per il futuro: quando sono giunti alla fine capiscono tardi, poveretti, che sono stati così tanto impegnati senza fare nulla.

Persino i loro piaceri sono affannosi e tormentati da varie paure e insieme alla massima gioia si affaccia il pensiero preoccupato: "Queste cose, quanto dureranno?". A partire da questa sensazione i re piansero la loro potenza, né la grandezza della loro fortuna li rallegrò, ma li spaventò la fine destinata ad arrivare un giorno.

Avendo schierato l'esercito per le grandi distese dei campi e non avendone compreso il numero, Serse, potentissimo re dei Persiani, versò lacrime poiché nessuno di tanta giovinezza sarebbe sopravvissuto tra cento anni; ma lo stesso che piangeva avrebbe avvicinato a quelli il destino e li avrebbe persi, alcuni in mare, altri in terra, altri ancora in battaglia, altri infine con la fuga e nel giro di poco tempo era destinato a distruggere coloro per i quali temeva il centesimo anno. Ogni cosa, infatti, che accade per caso è instabile:

le cose che sono destinate ad avere fine non piacciono a nessuno, dunque è inevitabile che particolarmente infelice, e non solo brevissima, sia la vita di quelli che, con grande fatica, si procurano quei beni il possesso dei quali richiederà maggiori fatiche. [separatore]

RISPOSTE:

1. Gli infelici in punto di morte si accorgono di aver sprecato il loro tempo in inutili sofferenze.

2. Perché sono tormentati da un desiderio di stabilità che non può essere soddisfatto.

3. Perché di fronte a una enorme distesa di giovani in armi si tormentò all'idea che nessuno di loro sarebbe più stato vivo tra cento anni.

4. Seneca evidenza come lo stesso Serse che temeva per il loro destino a lungo termine li mandò poi a morire nel giro di brevissimo tempo.

5. La caratteristica eminente delle cose che provengono dal caso è l'instabilità, il carattere effimero.

6. Perifrastiche attive:

- Superfuturus esset (rigo 10).

- Admoturus erat (rigo 10-11).

- Perditurus erat (rigo 11).

- Sumpturus erat (rigo 13).

- Casura sunt (rigo 15).

- Postulatura erit (rigo 17).

7. Costrutti:

- Proposizioni temporali: Cum ad extrema venerunt... Dum nihil agunt...

- Cum narrativo: Cum per magna spatia camporum porrigeret, nec numerum eius comprenderet. Cum... superfuturus esset.

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