Matrimonium res magna!
Dopo che le nozze saranno state celebrate, il buon marito Romano amministrerà con grande attenzione il patrimonio familiare domestico e anteporrà una onesta tranquillità all'infelice ambizione.
Ogni anno in occasione dei sacrifici immolerà vittime grasse e compirà i sacrifici secondo il rito; inoltre quando avrà condotto in matrimonio la donna che ama e la moglie sarà entrata in casa la rispetterà con opportuna reverenza. Quando saranno venuti alla luce i figli il padre di famiglia integro comanderà sui figli, le figlie ed i servi con potere sommo e severo ed eserciterà la sua autorità: così mentre la matrona di famiglia con le molte ancelle farà frequentemente la lana negli atri della casa, i suoi figli vivranno la vita con purezza secondo una severa disciplina e ben educati.
Quando sarà giunta l'età dell'adolescenza il padre di famiglia aiuterà i fanciulli e li abituerà alle difficoltà della vita: presto da loro saranno sopportati volentieri gravi pericoli in difesa della patria e in battaglia sarà combattuto valorosamente.
Così le famiglie nelle quali il patto d'amore non sarà stato infranto vivranno bene, mentre la potenza Romana poco alla volta crescerà. Dunque una semplice verità viene compresa da tutti: un matrimonio felice, poiché produce una famiglia stabile è il fondamento della vita pubblica. [separatore]
RISPOSTE:
1. Il matrimonio era un'istituzione fondamentale dell'antica società Romana, perché garantiva la stabilità sociale e la continuità dei valori.
2. I doveri del buon marito consistevano nell'amministrare il patrimonio familiare, immolare le vittime e compiere i riti in occasione dei sacrifici, rispettare con reverenza la moglie, esercitare la sua autorità di pater familias comandando sui figli, i servi, e le ancelle, vigilando sulla purezza dei suoi discendenti, e, giunta l'età dell'adolescenza, facendo in modo da abituarli alle asprezze della vita.
Quanto alla moglie, dal passo emerge unicamente il dovere di filare la lana con le ancelle.
3. Il pater familias aveva autorità tanto sui figli, quanto sulle ancelle e sui servi.
4. La matrona filava spesso la lana con le ancelle.
5. Proposizioni temporali:
- Postquam nuptiae celebratae erunt.
- Quotannis in sacris victimas opimas immolabit.
- Cum mulierem in matrimonium duxerit.
- Cum uxor domum accesserit.
- Postquam filii in lucem venerint.
- Dum familiae matrona... frequenter faciet.
- Ubi adulescentiae aetas pervenerit.