Morte di Epaminonda.
Epaminonda, dopo che aveva infranto nella battaglia di Leuttra l'antica gloria di Sparta, combattè per liberare non solo la patria, ma anche tutta la Grecia.
Quando invece, nove anni dopo, combatteva di nuovo contro gli Spartani presso Mantinea e incombeva molto audacemente sui nemici, quelli, dopo che lo avevano riconosciuto, si diedero da fare per ferirlo.
Pertanto tutti gli Spartani, ritenendo che nella rovina del solo Epaminonda fosse riposta la salvezza della patria, lo assalirono, finchè Epaminonda, trafitto da una lancia, fu disarcionato da cavallo. Quando capì che aveva ricevuto una ferita mortale, ordinò ai suoi di sbaragliare il nemico. Dopo che sentì (dire) che i nemici erano stati sconfitti, disse: "Ho vissuto abbastanza, muoio infatti imbattuto.
Vedo che Tebe, grazie alla mia guida e ai miei auspici è ormai dominatrice della Grecia". Quindi ordinò che la lancia fosse estratta dal corpo e subito morì a causa di quella ferita.