Si dei habitum corporis tui aviditati ...

Se gli dèi avessero stabilito che l'aspetto del tuo corpo fosse pari all'ingordigia dell'animo, la terra non ti conterrebbe: con una mano toccheresti l'oriente e con l'altra l'occidente; e, una volta ottenuto questo, desidereresti sapere dove si nasconda il fulgore di una divinità tanto grande.

In questo modo infatti, tu desideri le cose che non possiedi. Dall'Europa aggredisci l'Asia, dall'Asia l'Europa; alla fine, se avrai sconfitto l'intero genere umano, avrai intenzione di fare guerra con i boschi e con le nevi, con i fiumi e le bestie feroci.

Come? Tu non sai che i grandi alberi crescono in molto tempo, ma si estirpano in un attimo? E' sciocco chi guarda i frutti di quelle (piante) delle quali non misura l'altezza. Bada, mentre cerchi di raggiungere la cima, a non cadere insieme a quegli stessi rami che avrai afferrato.

Anche il leone, in qualche occasione, fu il pasto di uccelli minuscoli, e la ruggine logora il ferro. Nessuna cosa è tanto solida che per essa non vi sia pericolo, anche da un infermo.

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