Si vos valetis nos valemus vestrum iam consilium est non solum meum ...
Se voi state bene, noi stiamo bene. Cosa voi dobbiate fare ora è una decisione vostra, e non solo mia. Se Cesare ha intenzione di venire a Roma umilmente, potete sicuramente restare in patria in quei giorni;
se però, (quel) folle uomo ha intenzione di consegnare la città perché la si saccheggi, temo che persino Dolabella non possa esserci sufficientemente di aiuto. Temo anche questo, che veniamo chiusi dentro, cosicché non ci sia possibile uscire (da Roma) qualora lo vogliamo.
Resta il fatto che voi riflettiate se le donne della vostra condizione sociale restino a Roma o meno; se infatti non rimangono, bisogna provvedere a che voi possiate vivere decorosamente. In qualsiasi modo si sviluppi la situazione, purché ci sia concesso di mantenere questa condizione, potrete rimanere in totale tranquillità o con me, o nelle nostre proprietà. C'è da temere anche ciò, che la fame arrivi in città nel giro di poco tempo.
Vorrei che riflettiate in merito a queste circostanze con Pomponio, con Camillo e con i vostri amici. In sintesi siate di animo forte. Voi, oh carissime anime, scrivetemi quanto più spesso possibile sia cosa fate, sia cosa si faccia lì. State bene.