Vittoria del console Marcello sui Galli.

Il console Marcello entrò nei territori dei Boi. Mentre i soldati, spossati da una marcia di un giorno intero, piazzavano l'accampamento su un'altura, Corolamo, capo dei Boi, assalì i Romani con una grande truppa ed uccise circa tremila uomini.

Ciò nonostante l'accampamento fu operosamente fortificato e conservato dai Romani, poiché i nemici, spavaldi a causa della battaglia favorevole, lo avevano attaccato senza uno scopo particolare. Da lì i Boi si dileguarono in tutte le direzioni, nei loro rifugi e nei villaggi. Marcello per alcuni giorni attese nell'accampamento sia per curare i feriti e sia per risollevare gli animi dei soldati da tanto spavento; poi, dopo che ebbe oltrepassato senza indugio il Po, il medesimo (Marcello) trasferì le legioni nel territorio di Como, dove gli Insubri avevano l'accampamento.

I Galli attaccano battaglia durante la marcia stessa e, in un primo momento, fecero un assalto con violenza. Quando Marcello si accorse di ciò, credendo che i suoi soldati sarebbero stati respinti, fece uscire contro il nemico tutte le truppe di cavalieri Latini.

Dopo che i Galli ebbero respinto i loro assalti, poiché la restante schiera Romana aveva dapprima atteso, e poi aveva attaccato ferocemente, i Galli non osarono sostenere oltre la battaglia, ma girarono le spalle e fuggirono disordinatamente dallo scontro. L'accampamento dei Galli il medesimo giorno fu espugnato e distrutto.

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