Il sogno di Eudemo di Cipro -LITTERA LITTERAE - Versione di cicerone
Il sogno di Eudemo di Cipro versione di latino di Cicerone Versione dal libro Littera Litterae n. 3 pagina 263
Altre versioni con questo titolo nel sito da vari libri
Qui trovi quella di versioni latine per il biennio / Il sogno di eudemo versione lingua magistra /il sogno di eudemo - versioni di latino per il triennio /il sogno di eudemo di cipro versione littera litterae
Singulari vir ingenio Aristoteles et paene divino scribit Eudemum Cyprium, familiarem suum, iter in Macedoniam facientem Pheras venisse,...
Aristotele, uomo di singolare e direi quasi intelligenza divina scrive che Eudemo di Cipro, suo amico, facendo (nel senso di mentre andava) verso la Macedonia giunse a Fere; dunque Eudemo si ammalò in quella città così gravemente, che tutti i medici (si) disperavano.
A Eudemo nel sonno parve che un giovane dall’aspetto nobile affermasse che lui sarebbe guarito in breve tempo, e in pochi giorni sarebbe morto il tiranno Alessandro e un cinque anni dopo egli avrebbe fatto ritorno nella sua patria.
E Aristotele scrive che davvero ciò accadde, che Eudemo guarì e che il tiranno fu ucciso dai fratelli della moglie; invece alla fine del quinto anno, essendoci la speranza in base a quel sogno che lui sarebbe tornato dalla Sicilia a Cipro, egli invece morì combattendo a Siracusa;
(Aristotele di che) in conseguenza di ciò (nesso relativo) quel sogno fu interpretato così, cioè che, quando l'anima di Eudemo avrà abbandonato il corpo, allora sembra essere tornata a casa