Una profetessa inascoltata: Cassandra (VERSIONE LITTERA LITTERAE)

Una profetessa inascoltata Cassandra Versione - littera litterae vol 1A pag 249 n. 3 e una profetessa inascoltata LINGUA MAGISTRA
Versione dal libro littera litterae

Cassandrae, Priami filiae, dii divìnationem donaverant. Sed numquam Troiani virginìs vaticinatìonibus fìdem trìbuebant: illa enim Apollinis amorem reìecerat eamque deus ita punivit....

Una profetessa inascoltata
Versione dal libro lingua magistra
Cassandrae, Priami filiae, dii divinationem donaverant, sed Troiani virginis vaticinationes fide privaverunt: Cassandra enim Apollinis amorem recusavit et a deo ...
Versione dal libro littera litterae

Gli dei avevano donato a cassandra, figlia di priamo, l'arte della profezia. ma mai i troiani davano fiducia alle profezie della fanciulla:

lei infatti aveva rifiutato l'amore di apollo e così fu punita dal dio. la ragazza aveva informato i suoi cittadini sulla sorte di troia, ma loro speravano in una grande vittoria.

quando i greci prepararono un noto inganno e lasciarono il cavallo di legno nella pianura davanti alle porte della città, cassandra non diede ficucia all'apparenza e mostrò la verità ai condottieri dell'esercito triano.

ma i troiani, dopo un'innumerevole serie di sventure aspettavano il giorno della vittoria. la notte invece i greci espugnarono la città e presero anke cassandra, profetessa delle avversità.

oppure traduzione di altro utente
(SEMPRE LITTERA LITTERAE

Gli dei avevano dato a Cassandra, figlia di Priamo, la divinazione. Ma i Toiani non attribuivano mai la fede della vergine ai profeti:

infatti quella aveva respinto l'amore di Apollo ed ella in tal modo punì il dio. La ragazza aveva ammonito i suoi cittadini dalla distruzione di Troia, ma quelli avevano sperato in una grande vittoria.

Con i Greci avevano preparato una nota trappola e lasciarono un cavallo di legno nella pianura davanti le porte della città, Cassandra divise l'onestà all'apparenza e mostrò la verità ai comandanti dell'esercito troiano.

Ma i troiani dopo un'innumerabile serie di disgrazie aspettavano il giorno della vittoria. Igreci invece espugnarono la città nella notte e presero anche Cassandra, profetessa delle situazioni sfavorevoli.

Una profetessa inascoltata
Versione dal libro lingua magistra
Cassandrae, Priami filiae, dii divinationem donaverant, sed Troiani virginis vaticinationes fide privaverunt: Cassandra enim Apollinis amorem recusavit et a deo ...
Traduzione DAL LIBRO Lingua Magistra 1, pag. 298, Esercizio 103

A Cassandra, figlia di Priamo, gli dei avevano donato il dono della profezia, ma i Troiani privarono della fiducia i vaticini della vergine:

Cassandra infatti aveva rifiutato l’amore di Apollo e fu punita dal dio. La fanciulla ammoniva spesso i suoi concittadini circa il pericolo di Troia, ma i Troiani ormai erano in grande speranza di vittoria.

I Greci tuttavia avevano preparato il celebre tranello e dopo dieci anni misero in scena la fine della guerra: poi abbandonarono sulla pianura, davanti alle porte della città, un cavallo di notevole grandezza. Allora però Cassandra non prestò fede all’apparenza e indicò la verità ai comandanti dell’esercito Troiano.

Ma i Troiani, dopo una serie infinita di mali, attendevano il giorno della vittoria e negarono fiducia a Cassandra. Di notte invece i Greci espugnarono la città ed anche Cassandra, premunitrice delle avversità, venne catturata.

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