Cicerone enumera amici e nemici

In nullo loco Anicato defui...

Ho assistito Anicato in ogni circostanza (= sul dizionario: Anicato nullo loco defui) consapevole che tu lo desideravi.

Ho accettato in amicizia Numestio. Varrone ha compiuto il suo dovere (satis facere e dativo = fare il proprio dovere verso qualcuno) verso di noi. Pompeo ci vuole bene e ci ama teneramente (carum habere aliquem = amare teneramente qualcuno). Clodio mi annuncia minacciosamente un pericolo.

Pompeo giura che pericolo non c'è; aggiunge anche che lui sarà ucciso da quello prima che io sarò oltraggiato. Tuttavia Clodio è un mio nemico, ma Pompeo garantisce che lui non farà nulla contro di me. Per me è pericoloso crederci, preparo la mia difesa. Se invece dovrò combattere, io combatterò.

Ora ti riferirò per iscritto brevemente a proposito della repubblica. La città è devastata da una qualche nuova malattia: tutti condannano i delitti, si lamentano chiaramente, tuttavia non viene fornito nessun rimedio. La repubblica è tutta quanta distrutta.

Versione tratta da Cicerone, Lettere a Attico

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