Una lettera di Cicerone all'amico Attico
Hoc die accepi multas epistulas diligenter a te scriptas...
In questo giorno (oggi) ho ricevuto molte lettere scritte accuratamente da te. Ora desidero raccontarti della mia vita. Mi guida una certa moderazione.
Perduti gli ornamenti, ormai non penso agli onori e alla dignità. Cosa ho ottenuto? Gli avversari mi hanno espulso dalla città, perché hanno pensato che non potevano ottenere la licenza (il permesso il libero accesso) dei loro desideri.
Oppressa la patria, chi potrebbe essere beato? Sono in verità sostenuto da una salda coscienza, dal momento in cui penso che mi sono ben meritato lo stato.
Sotto la guida di tale coscienza, dunque mi allontanerò. Attico, amico mio, riceverò volentieri le tue lettere: la tua amicizia mi risolleverà.
(By Maria D.)
Versione tratta da Cicerone