Caesar ad dexterum cornu pervenit et suos ab hostibus ursos vidit ...

Cesare raggiunse il fianco destro (dell'esercito) e vide i suoi braccati dai nemici, dopo che tutti i centurioni della quarta coorte erano stati trucidati, che il portatore del vessillo era stato ucciso, che l'insegna era stata perduta, che quasi tutti i centurioni delle restanti coorti erano stati o feriti oppure uccisi, e tra questi il primipilo Sestio Baculo, un uomo possente, stremato dai colpi numerosi e gravi.

I rimanenti erano malmessi, e parecchi si allontanavano dalla battaglia, mentre i nemici da davanti, arrivando da una zona più bassa, non smettevano, e sui due lati incalzavano. Quando Cesare si accorse di questo, dopo aver strappato lo scudo a un soldato della retroguardia, poiché egli stesso era venuto senza scudo, avanzò in prima linea e, chiamati per nome i centurioni, incitando i rimanenti soldati ad attaccare (signa inferre = "attaccare"), comandò di allargare i manipoli.

Poiché dall'arrivo di Cesare era stata infusa speranza nei soldati, ed era stato risollevato il morale, l'assalto dei nemici fu un poco frenato.

Copyright © 2007-2025 SkuolaSprint.it di Anna Maria Di Leo P.I.11973461004 | Tutti i diritti riservati - Vietata ogni riproduzione, anche parziale
web-site powered by many open source software and original software by Jan Janikowski 2010-2025 ©.
All trademarks, components, sourcecode and copyrights are owned by their respective owners.

release check: 2024-12-20 23:05:16 - flow version _RPTC_G1.3