Pastor olim fuit, nomine Gyges, qui Lydiae regis pecudes pascebat. Olim terra discessit magnis imbribus et ...

Un tempo ci fu un pastore, di nome Gige, che pascolava gli animali del re della Lidia. Un giorno, a causa delle grandi piogge, la terra franò, ed il pastore scese nella voragine e si accorse di un cavallo di bronzo, sui cui lati c'erano delle porte.

(Egli) aprì il cavallo, e vide un enorme corpo di uomo e un anello d'oro al dito. Gige tolse via l'anello e lo indossò.

Da lì, se ne tornò ad un'assemblea di pastori. Lì, se davanti a tutti rivolgeva l'anello verso il palmo della mano, non veniva visto da nessun collega, (mentre) egli stesso vedeva ogni cosa; era visto nuovamente, quando rigirava l'anello al dito. E così, grazie al vantaggio dell'anello, Gige uccise il re suo signore, ed eliminò gli avversari, e nessuno lo vedeva nelle sue azioni.

Così, grazie all'aiuto dell'anello, diventò improvvisamente egli stesso il re della Lidia.

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