Le Notti Attiche
Quoniam per hiemem longinquis noctibus in agro terrae Atticae commentationes, ... erit lucubratiunculas istas cognoscere, cupimus ea non aspernari.
Dal momento che durante l'inverno con notti invernali di lunga durata, nella terra dell'Attica ho iniziato a creare queste meditazioni, per questo motivo ho deciso che (queste)
si chiamassero "Notti Attiche". Se poi in queste meditazioni vi saranno davvero poche parole esatte o minuziose dalla grammatica, o dalla dialettica o anche dalla geometria, se ve ne saranno ugualmente poche sul diritto degli auguri e dei pontefici, non è opportuno evitarle come se fossero o non utili, o difficili.
Dunque desideriamo che queste non siano da voi disprezzate, qualora per caso qualcuno avrà tempo e voglia di conoscere queste elucubrazioni. (da Gellio)