Ludus per i ragazzi è un termine davvero ambiguo!
I fanciulli e le fanciulle amano il gioco e preferiscono giocare piuttosto che studiare. I fanciulli giocano volentieri a palla, le fanciulle invece amano giocare con bambole di legno o di avorio; sia i fanciulli che le fanciulle desiderano giocare con il cerchio.
Ma "ludus" per i fanciulli Romani significa anche un'altra cosa: dai Romani, infatti, viene chiamato "ludus litterarius" quello che noi chiamiamo "scuola elementare". Anche Marco e Tullia, ogni giorno, vengono portati dal servo pedagogo nel ludum, vale a dire nella scuola, dove il maestro di scuola insegna loro a leggere, a scrivere con lo stilo sulle tavolette cerate, e a contare con i sassolini.
Tullia è una scolara diligente e, per la sua diligenza viene spesso lodata dal maestro; Marco, invece, non è uno scolaro laborioso: infatti arde solo per il desiderio del gioco!
Ma la scuola, anche se viene chiamata ludus, non permette di giocare e Marco, quando a scuola è poco attento e non studia, viene punito severamente dal maestro: il povero fanciullo infatti viene battuto con la bacchetta!