Ut Graeci et Romani adfirmabant Spes ultima dea est et omnium ...
Come affermano i Greci e i Romani, la Speranza è l'ultima dea e la più preziosa di tutte le cose, poiché gli uomini non possono vivere senza Speranza.
I Romani giudicavano la Speranza una dea e la veneravano con un culto divino. Infatti consacravano alla sua immagine molti templi di marmo e altari ed eseguivano ritualmente molti sacrifici. La dea Speranza ha un fiore nella mano destra, nella sinistra un orlo della veste.
Il suo sorriso rappresenta l'attesa della fortuna, il pianto delle cose avverse. Nella prima epoca del mondo, quando gli uomini vivevano con il culto delle bestie, Pandora, prima donna e moglie di Epimeteo, aprì un vaso che aveva ricevuto da Giove;
allora tutti i mali e i flagelli di tutti i tipi invasero la terra: la sola Speranza rimase nel fondo del vaso, per questo la Speranza è chiamata l'ultima dea. Allora Giove, avendo compassione del genere umano, restituì la Speranza agli uomini.