Negant vitam ludi magistri mane nocte pistores aerariorum marculi toto die ...
Ti tolgono la vita al mattino i maestri di scuola, di notte i panettieri, per tutto il giorno i martelli dei fabbri.
Qui, il cambiavalute nullafacente fa risuonare il tavolo sporco con un mucchio di monete di Nerone; lì, un martellatore di polvere d'oro della Spagna colpisce una pietra logora con un bastone lucente; e in nessun modo si interrompe la schiera invasata (dei seguaci) di Bellona, né il naufrago chiacchierone che ha il petto fasciato.
Nessuno può elencare i danni del sonno pigro. Tu, o Sparso, non conosci codeste cose, e non le puoi sapere.
Per i ricchi a Roma c'è la campagna, e, all'interno del perimetro delle ville, il sonno e il riposo non vengono disturbati da alcuna lingua.