Troianorum naves maris aequora peragrant. Mox venti ruunt et terras celeri turbine ...
Le navi dei Troiani attraversano le distese del mare. Subito si abbattono i venti e con un rapido turbine soffiano attraverso le terre.
L'Euro, il Noto e l'Africo si scagliano contro il mare e spingono verso le coste enormi onde. Si leva il clamore degli uomini e lo stridore delle funi. Improvvisamente le nubi sottraggono il cielo dagli occhi dei Troiani. Una notte tenebrosa si distende sul mare. La volta celeste tuona, l'aria brilla per i frequenti fulmini e tutte le cose minacciano agli uomini la morte imminente.
Subito le membra di Enea si liberano dal freddo. Sospira, tende le due mani verso le stelle e invoca l'aiuto degli dèi. Nel frattempo la burrasca percuote la vela e solleva enormi onde fino alle stelle. I remi si infrangono;
a quel punto la prua si gira e offre il lato alle onde. Nel vasto gorgo appaiono uomini che nuotano sparsi, le armi degli uomini e, attraverso le onde, i dipinti e i tesori di Troia. Tutte le navi con le giunture dei lati aperte ricevono la pioggia implacabile.