In maximis meis doloribus excruciat me valetudo Tulliae nostrae, de qua nihil est quod ad te ...
Fra i miei più grandi dolori, mi tormenta lo stato di salute della nostra Tullia, non c'è ragione per cui io ti scriva di più, so con certezza, infatti, che ti sta tanto a cuore quanto a me. Riguardo al fatto che volete avvicinarvi a me, mi rendo conto che bisogna fare così;
l'avrei fatto anche prima, ma mi bloccarono molte cose, che neppure adesso sono state risolte.
Ma attendo una lettera da Pomponio, che vorrei che tu ti preoccupassi di farmi recapitare quanto prima. Adoperati per stare bene.