Nocturnus fur panem iecit cani, sperans animal obiectum cibum capturum esse. Fur optabat ne canis latraret. Heus – dixit canis – linguam meam ...

Un ladro della notte, lanciò a un cane un pezzo di pane, sperando che l'animale avrebbe preso il cibo gettatogli davanti.

Il ladro sperava che il cane non abbaiasse. Ascolta – disse il cane – tu vuoi bloccare la mia lingua, affinché io non abbai in difesa del patrimonio del padrone?

Sbagli fortemente. Infatti, codesta gentilezza, improvvisa e inattesa, mi impone che a maggior ragione io vigili, affinché tu non realizzi un guadagno per colpa mia.

Copyright © 2007-2024 SkuolaSprint.it di Anna Maria Di Leo P.I.11973461004 | Tutti i diritti riservati - Vietata ogni riproduzione, anche parziale
web-site powered by many open source software and original software by Jan Janikowski 2010-2024 ©.
All trademarks, components, sourcecode and copyrights are owned by their respective owners.

release check: 2024-10-12 12:55:59 - flow version _RPTC_G1.3