Romae incolae Fortunam colunt: deae multas pretiosaque aras dicant. Sed dea raro parabat divitias et opulentiam ...
Gli abitanti di Roma venerano la Fortuna: alla dea dedicano numerosi altari preziosi. Ma la dea raramente procurava ricchezza ed opulenza agli abitanti di tutta l'Italia, e la vita di questi non era mai felice.
Le fanciulle, ad Atene e a Roma, pregavano : "O Fortuna, salva la tua ancella!". Ma la fortuna era cieca.
"O Fortuna, aiuta gli onesti!". La Fortuna, al contrario, si mostrava malevola, non conosceva la giustizia, non obbediva alla pietà, e spesso era causa di inimicizie.