Socrates vir magnae doctrinae Xanthippen uxorem duxerat mulierem ...
Socrate, un uomo di grande cultura, aveva sposato (lett. : "aveva preso in moglie") Santippe, una donna – così la consideravano gli amici e gli allievi del filosofo – litigiosa, intrattabile e scortese.
Il filosofo, con grande pazienza, tollerava l'indole intrattabile della moglie e le continue offese, e spesso passeggiava con i propri amici nella piazza. Per questo motivo, egli veniva spesso rimproverato dalla propria moglie.
Una volta, Socrate non aveva prestato ascolto alle parole e alle offese della moglie, e così Santippe non tenne a freno la collera, e rovesciò un vaso pieno d'acqua sulla testa di Socrate. A questo punto il filosofo disse: Ovviamente dopo fulmini tanto grandi è piovuto. Alcibiade, un allievo di Socrate, aveva visto la stravaganza di Santippe; quindi chiese al proprio maestro: Perché non ripudi tua moglie?
Rispose Socrate: Perché voglio l'aiuto di lei: infatti, con l'aiuto di mia moglie, mi abituo a sopportare facilmente l'insolenza e le offese di tutti gli altri anche fuori di casa.