Tantalus, Lydorum rex, diis deabusque carus erat ideoque Iuppiter saepe in Olympum eum invitabat et ad deorum mensam ...

Tantalo, il re dei Lidi, era caro agli dèi e alle dèe, e perciò Giove lo invitava spesso sull'Olimpo, e lo ammetteva alla tavola degli dèi. Ma Tantalo era astuto ed infìdo:

nel banchetto di Giove ascoltava i discorsi degli dèi, ed il giorno seguente riferiva le loro parole agli uomini; un giorno compie anche il furto del nettare e dell'ambrosia. Allora Giove, adirato a causa di misfatti tanto grandi, scaccia Tantalo dall'Olimpo, e lo punisce negli Inferi con un castigo crudele:

O Tantalo, tu starai fermo per l'eternità nella palude dello Stige, e sopporterai la fame e la sete: infatti, se avvicinerai la bocca all'acqua, l'acqua immediatamente si ritirerà; di fronte ai tuoi occhi prenderanno molti rami con frutti gradevoli, ma, se solleverai le braccia verso di essi, il vento solleverà verso il cielo i rami degli alberi.

Inoltre un grande macigno incomberà sempre sulla tua testa. E così, gli dèi infliggono per sempre a Tantalo una tortura crudele.

Copyright © 2007-2024 SkuolaSprint.it di Anna Maria Di Leo P.I.11973461004 | Tutti i diritti riservati - Vietata ogni riproduzione, anche parziale
web-site powered by many open source software and original software by Jan Janikowski 2010-2024 ©.
All trademarks, components, sourcecode and copyrights are owned by their respective owners.

release check: 2024-10-12 12:56:05 - flow version _RPTC_G1.3