Timoleon, iam senex, oculorum lumina sine morbo amisit. Hanc calamitatem aequo animo ...

Timoleonte, ormai vecchio, persa la vista degli occhi senza una malattia. Sopportò questa sventura con animo sereno, e non proferì lamentele, e neppure si allontanò dalle attività private e pubbliche.

Al contrario, si recava al teatro nel quale il popolo teneva l'assemblea, trasportato in un carro, a causa della salute compromessa.

E i cittadini non attribuivano questa cosa all'arroganza, perché egli non si era mai dimostrato sfacciato, né vanaglorioso.

Egli, anzi, quando ascoltava le sue lodi, dichiarava: Io rendo grazie agli dèi, perché, senza la volontà degli dèi, gli esseri umani non compiono nulla.

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