Tunc Penelopa, Ulixis uxor, quae nullam spem iam habebat de viri reditu. Minervae iussu ad ...

Allora Penelope, la moglie di Ulisse, che non aveva ormai nessuna speranza riguardo al ritorno del marito, su comando di Minerva invitò i Proci a una competizione.

Si avvicinò al tesoro, aprì le porte di bronzo, trasse fuori l'arco e le frecce di Ulisse. Ella, mentre con il volto afflitto teneva in mano l'arco di Ulisse, pronunciò questo discorso: O superbi Proci, ormai a lungo siete rimasti nella mia reggia, e avete dissipato i beni di Ulisse; ora propongo a voi una gara: chi tenderà l'arco di Ulisse, e farà passare la freccia per i fori di dodici scuri, quello sarà il marito di Penelope.

I Proci impiegarono inutilmente le forze, nessuno di loro riuscì a tendere l'arco. Allora Ulisse, che sedeva non lontano, sotto il falso aspetto di mendicante, si alzò in piedi, prese l'arco con le forti mani, lo tese con poco sforzo, fece passare la freccia attraverso i fori delle scuri.

Quindi abbandonò la lacera veste del mendicante, appoggiò di nuovo una freccia alla corda dell'arco, e trafisse Antinoo, il capo dei Proci. Così, di seguito, uccise tutti i rimanenti Proci.

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