Tyrrhenus et Lydus magna cum indulgentia regnum feliciter tenebant; quare ingentem frequentiam ...
Tirreno e Lido, con grande benevolenza, governavano il regno con successo; e per questa ragione, avevano una grande moltitudine di popolo; ma una così grande benevolenza nei re era la causa di una povertà estrema.
Molti erano poveri e indigenti. Allora i re decidevano di suddividere la massa: a periodi alterni mettevano a digiuno una parte del popolo (lett. : "trattenevano dai viveri una parte del popolo"). Il popolo languiva spesso nell'ozio. E così, escogitavano il gioco dei dadi, il gioco della palla, e la melodia del flauto, e l'armonia della tromba: così, i cittadini sopportavano abbastanza facilmente il digiuno.
Però nessuna decisione alleggeriva la grande fame, e, alla fine, il bisogno li vinceva. Tutte le cose erano difficili. Il popolo intero considerava una simile vita infelice e brutta.
Allora i re prendono una decisione: Tirreno si sposterà dalla Lidia e, per mezzo delle navi, si avvicinerà all'Italia. Ma nel mare, nell'attuale Tirreno, muore. Il figlio di lui si avvicina alla regione della Tuscia, e lì procura un territorio fertile al proprio popolo.