Definizione di natura- Cicerone versione latino Museum
Definizione di natura
versione latino Cicerone Museum
Alii naturam esse censent vim quandam sine ratione cientem motus in corporibus necessarios, alii autem vim participem rationis atque...
Alcuni intendono per natura una forza irrazionale determinante nei corpi materiali dei movimenti dominati dalla legge della necessità, altri invece identificano la natura con una forza razionale e ordinata ispirata nella sua azione ad un metodo ben preciso e non restia a svelare ogni suo singolo fine ed intendimento, una forza così dinamicamente attiva che la mano di nessun artista riuscirebbe a raggiungere ed eguagliare. Basterebbe a provarlo la straordinaria carica di energia contenuta in un seme. Per quanto piccolo esso sia è sufficiente che vi sia un terreno adatto ad accoglierlo e a farlo germinare e della sostanza che possa nutrirlo e farlo crescere perché esso provveda a creare ed a plasmare creature della sua stessa stirpe sia che si tratti di esseri destinati ad assorbire il nutrimento tramite le proprie radici, sia che si tratti di creature capaci di muoversi, di avere delle sensazioni, di provare dei desideri e di generare dei propri simili. C'è chi applica il nome di natura all'intera realtà. Tale è, per esempio, la posizione di Epicuro che distingue nella natura i corpi materiali ed il vuoto nonché tutti i fenomeni ad essi collegati.
Noi invece quando affermiamo che la natura è il fondamento ed il principio organizzatore del mondo non intendiamo riferirci solo ad una zolla di terra o ad un frammento di pietra o a qualche altro consimile oggetto unificato dal solo principio di coesione, bensì anche alle piante e agli animali in cui nulla è casuale ma vi traspare un un ordine ed una organizzazione che richiama l'idea di una creazione artistica.