Come si deve comportare l’avvocato dell’accusa
Cicerone Juventas Nova Mente, nove discere
Causarum actori ab his vitiis maxime abstinendum est. Cum furem aliquem accusaverit, ei semper erit vitanda omnis avaritiae suspicio....
Avendo accusato un ladro (l'avvocato dell'accusa) si dovrà sempre astenere maggiormente da questi vizi. Se avrà portato (in causa) un malvagio, dovrà guardarsi dall'essere più aspro o inumano.
Se avrà condotto una causa contro un corrotto o un adultero, dovrà diligentemente provvedere perché non risulti nella sua vita alcuna traccia di sfrenatezza: infatti lui deve sfuggire in modo molto forte da tutte quelle cose che sono punite in un altro.
Infatti non deve approvare l'accusatore che è ripreso in quel vizio che lui stesso riprende in un altro. In Verre ritrovo tutti i vizi che possono esistere in un uomo dissoluto e scellerato: dico che non c' è traccia alcuna di sfrenatezza, scelleratezza e impudenza nella sua vita che non possiate vedere.
Dunque, giudici, mentre accuso Verre, stabilisco che devo vivere in modo il più possibile diverso da Verre.