Annibale elude l'ingordigia dei cretesi (Versione latino Nova Officina)
Autore: sconosciuto Nova Officina
"hannibal, quem cives, postquam romani carthaginem vicerant"...
Annibale, che i cittadini, dopo che i Romani vinsero Cartagine, espulsero dalla patria, dopo esser giunto sull’isola di Creta, fu accolto in un ospizio dagli abitanti di Gortina.
Ma immediatamente si accorse che a causa della grande ricchezza, che portava con sé, era in grande pericolo. Era infatti noto a tutti che i cretesi fossero molto avidi di ricchezze.
Pertanto prese questa decisione: coprì parecchie anfore, le quali erano riempite di vile piombo, di oro e argento perché sembrasse che contenessero quei preziosi metalli. Dopo averle depositate nel tempio di Diana, disse ai principi della città, che osservavano ciò stupiti, di affidare i suoi tesori alla loro fiducia e alla sacralità del tempio.
Nascose invece il denaro in delle statue di bronzo e le trascurò nel cortile di casa sua. Così l’avarizia dei cretesi fu ingannata. Infatti per tutto il tempo, in cui Annibale era rimasto da loro, aveva custodito le vili anfore in modo molto accurato.