Dove ha l'orecchio il tiranno

Aristippus fuit philosophus praeclarus, qui in summo honore in urbe sua habebatur....Nam huius rei non mea culpa est, sed tyrannorum, quorum aures non in capite sed in pedibus sunt."

Aristippo fu un celebre filosofo, che era ritenuto in sommo onore nella sua città. Una volta, quando Dionisio, il tiranno di Siracusa, si avvicinava alla città, il filosofo uscì dalle mura e avanzò contro di lui e lo supplicò e lo pregò, con un grande pianto, affinché suo fratello, che aveva preparato agguati allo stesso tiranno fosse concesso il perdono e fosse rilasciato senza un castigo.

Ma Dionisio, non fu commosso dalle sue lacrime ed egli non prestò orecchie alle sue  sue preghiere. Tuttavia il filosofo non desistette ma si lanciò ai suoi piedi per baciare con la sua bocca l'estremo lembo della veste. In questo modo ottenne il perdono del fratello. Allora l'amico di Aristippo, che era lì per caso, quando vide questo, rimproverò tanto (quell)l'ossequio da schiavo; allora il filosofo, sorridendo con indulgenza, rispose: "Vengo da te rimproverato in modo indegno.

"Infatti non è mia la colpa di ciò, ma dei tiranni, le orecchie dei quali non sono nella testa ma nei piedi"

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