Due amici di Tiberio Gracco - Versione latino Nova officina

Due amici di Tiberio Gracco
Versione di latino di np
LIBRO Nova officina

Cum senatus Tiberium Gracchum inimicum patriae declaravisset et ipse (egli) a foro ad domum suam reverteret ut salutem peteret, omnes comites eum deseruerunt et citissime fugerunt....

Dopo che il senato ebbe proclamato Tiberio Gracco nemico della patria e dopo che egli stesso fece ritorno dalla piazza a casa sua per ottenere la salvezza, tutti i compagni lo abbandonarono e fuggirono rapidamente.

Tuttavia due compagni furono più fedeli e più benevolenti dei falsi amici, Pomponio e Laetorio, avendo dimostrato grandissima benevolenza e straordinaria fedeltà.

Infatti Pomponio, uomo famosissimo, alla porta Trigemina sostenne molto valorosamente una durissima battaglia contro la feroce folla dei nemici di Tiberio e morì sotto un grande numero di armi affinché Tiberio fuggisse salvo e incolume. In seguito Laetorio, uomo più umile di Pomponio ma non meno abile, si fermò su di un ponte di legno e impedì l’arrivo agli avversari con animo talmente constante che Tiberio aveva potuto rifugiarsi nell’altra sponda.

Alla fine la moltitudine degli avversari schiacciò l’audacissimo e fedelissimo uomo: allora conficcò la spada nella sua corazza e affrontò la morte nelle acque del fiume.

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