Gli antenati di ottaviano - versione latino Nova Officina Svetonio
GLI ANTENATI DI OTTAVIANO
VERSIONE DI LATINO di SVETONIO
Traduzione dal libro Nova officina
Caii Octavius pater a prinipio aetatis et re et existimatione magna fuit, ut equidem mirer hunc quoque a nonnullis argentarium atque etiam...
Caio Ottavio, il padre di Augusto, godette, nella sua giovinezza, di un notevole patrimonio e di un'alta considerazione, e mi stupisce il fatto che alcuni lo facciano passare per un agente di cambio e lo annoverino persino tra gli operatori e t mediatori delle lotte elettorali.
Allevato infatti nell'agiatezza, ottenne facilmente le cariche pubbliche e le svolse abilmente. Dopo la pretura, ebbe in sorte la Macedonia e mentre vi si recava, sgominò, in virtù di un incarico straordinario affidatogli dal Senato, i resti delle bande di Spartaco e di Catilina che infestavano il territorio di Turi. Governo la provincia con giustizia non inferiore al coraggio:
infatti sbaraglio in una grande battaglia Bessi e Traci e trattò così bene gli alleati che Cicerone, nelle lettere che ci sono pervenute, consiglia e raccomanda a suo fratello Quinto, proprio allora proconsole scarsamente apprezzato dell'Asia, di prendere come esempio il suo vicino Ottavio per farsi ben volere dagli alleati. Al ritorno dalla Macedonia morì improvvisamente, prima ancora di poter porre la sua candidatura al consolato; i figli superstiti erano Ottavia maggiore, che aveva avuto da Ancaria.
Ottavia minore e Augusto, che gli erano nati da Atta. Costei era figlia di M. Atio Balba e dt Giulia, sorella di Cesare. Balbo, i cui avi paterni erano originari di Aricela e la cui famiglia vantava numerosi senatori, aveva, per via di madre, stretti legami di parentela con Pompeo Magno